lunedì 2 maggio 2016

22.11.63 - EPISODIO 3: PROFESSOR JAKE AMBERSON

Chi ha amato il romanzo di Stephen King non potrà che adorare questo terzo appuntamento della serie tv ideata da J. J. Abrams. Se fino a oggi avevamo potuto goderci la parte più spioneristica del racconto, quella della missione per cui Jake Epping è tornato indietro nel tempo, con questo terzo episodio entriamo finalmente nell’animo del romanzo kinghiano, nella parte più intimistica e coinvolgente. Se qualcun altro, oltre me, pensa che 22.11.63 sia uno splendido romanzo d’amore piuttosto che un romanzo d’avventura, allora in questo terzo episodio potrà trovate la completa realizzazione.
Dopo aver conosciuto il Jack più calcolatore, l’arrivo a Jodie ci mostrerà il lato migliore del nostro protagonista e l’incontro, anzi il nuovo incontro, con Sadie farà decollare la storia, esaltando e divertendo lo spettatore. È vero, innegabile, che anche in questa nuova puntata gli autori si sono presi varie libertà, ma come in quelle precedenti, nessuno di questi cambiamenti ha modificato la struttura del romanzo, anzi ha aggiunto nuovi e interessanti spunti che potranno solo fare del bene alla serie.
La trasformazione di Jake Epping in Jake Amberson è quasi completa: se, all’inizio, facevamo il tifo per un tipo goffo e imbranato, in difficoltà ad adattarsi a un mondo che ha conosciuto soltanto sui libri e alla tv, ora siamo di fronte a un camaleonte che cambia pelle in ogni occasione, a un novello agente dell’FBI che riesce a tirarsi fuori anche dai peggiori guai. E, in questa prospettiva, diventa ancora più interessante scoprire come verrà sviluppato il personaggio di Bill Turcotte, vera new entry della serie e, probabilmente, ago della bilancia della missione di Jake. I due, rimanendo in tema serie tv anni ’60, si stanno trasformando sempre più in una coppia stile Batman e Robin, dove il primo è molto più posato, serio e riflessivo, mentre il secondo si lascia andare ai sentimenti e all'istinto.
Il focus che, forse più di tutti, questa serie tv sta centrando è la scelta di non indugiare troppo sullo scopo finale del viaggio di Jake, salvare John Kennedy, ma di farci vivere, puntata dopo puntata, la nuova vita del protagonista, come se il viaggio nel tempo, in realtà, fosse soltanto frutto della nostra fantasia.

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