sabato 17 giugno 2023

"I SEGRETI DELLA TERRA INCANTATA": IL MIO PRIMO LIBRO PER BAMBINI

Da oggi è disponibile, in esclusiva su Amazon, il mio primo libro per bambini. Un esperimento che, spero, possa dare buoni risultati e che è nato da un gioco con mia figlia, appassionata lettrice. 



Non mi resta che incrociare le dita e attendere le prime impressioni di voi fedeli lettori. Certo, dopo aver scritto di cinema, di calcio e di zombie, suona strano raccontare un'avventura per i più piccoli, ma, si sa, nella vita bisogna sempre evolversi.

Si seguito i link per l'acquisto del libro:


Cartaceo: www.amazon.it


Grazie a tutti!

giovedì 10 settembre 2020

BUD, UN GIGANTE PER PAPA' - CRISTIANA PEDERSOLI

Scrivere un libro non è mai facile, ma farlo per raccontare il proprio padre divenuto idolo per un’intera generazione è ancora più difficile. 

Ciò a cui ha dato vita Cristiana Pedersoli, figlia di Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer è un libro di ricordi e racconti che toccano il cuore e fanno scorrere qualche lacrima, ancora di più per uno come me che il grande Bud ha avuto l’onore di incontrarlo per un’intervista, in un pomeriggio impossibile da dimenticare. 

Bud - Un gigante per papà è un libro che gronda affetto e ammirazione per un uomo che non è stato grande soltanto sul grande schermo, ma anche nella vita. Un vero eroe per i suoi figli e per tutti noi che lo vedevamo, spesso in coppia con Terence Hill, sconfiggere sempre i cattivi, mettendoli in ridicolo e umiliandoli sotto i suoi cazzottoni

Sono oltre trecento pagine di ricordi e racconti che delineano un ritratto emozionante di Bud Spencer, un uomo che decise di usare la propria piccola flotta aerea per andare in soccorso dei terremotati dell’Irpinia, che ogni volta di ritorno da un viaggio di lavoro portava regali per tutti, che rispettava ogni persona (e ogni luogo) che incontrava sulla sua strada. 

Bud era un uomo che amava la vita alla follia e che, per questo, l’ha vissuta intensamente, prendendo tutto ciò che poteva e soddisfacendo anche il capriccio più strano e impensabile. 

Bud ha avuto molto dalla vita, ma anche dato molto a chi gli stava vicino, a suo modo ma sempre con tutte le energie che possedeva. 

Perfino sul punto di morte, come racconta Cristiana, il grande Bambino del cinema italiano ha deciso quando andarsene, come voleva lui, dopo aver detto ciò che gli premeva dire ai propri figli. 

Bud - Un gigante per papà è un viaggio emozionante che tutti coloro che amano e sono cresciuti con i film di Bud Spencer (e Terence Hill) dovrebbero leggere per conoscere meglio il proprio idolo e per scoprire i suoi lati ancora inediti e toccanti. 

martedì 1 settembre 2020

VERSO LA LUCE - ANDREY DYAKOV


Dopo la tappa italiana firmata da Tullio Avoledo, la casa editrice Multiplayer.it riporta l’universo letterario di Metro 2033 in patria, pubblicando Verso la luce di Andrey Dyakov, un romanzo ambientato a San Pietroburgo, città distrutta dall’esplosione della bomba atomica e dove i pochi sopravvissuti hanno trovato rifugio nelle gallerie della metropolitana. 

Da qui un gruppo di stalkers (esploratori del mondo in superficie) partono per scoprire cosa si nasconde dietro un segnale luminoso avvistato a chilometri di distanza: una richiesta d’aiuto? Un segnale da parte di altri sopravvissuti? 

Nonostante la rigida aderenza ai temi e ai personaggi creati da Dmitry Glukhovsky, ideatore della serie, il romanzo di Dyakov pecca di eccessiva staticità. Sembrerebbe un controsenso, visto che la storia si snoda attraverso il viaggio degli stalkers, eppure è così. 

L’ispirazione dell’autore sembra infatti più legata al videogioco (tratto a sua volta dal romanzo di Glukhovsky) dove molte scene erano ambientate in superficie e caratterizzate dallo scontro tra i sopravvissuti e i vari mostri mutanti nati dopo il disastro atomico, che alla saga romanzata dove erano altri gli spunti per raccontare l’Apocalisse nucleare, risultando così ripetitiva e a tratti monotona. 

Verso la luce risulta costruito per soddisfare unicamente il gusto di coloro che si divertono a giocare con gli sparatutto: il gruppo di esploratori viene così smantellato piano piano, man mano che il viaggio procede e la meta si avvicina, lasciando sullo sfondo l’unico tema davvero interessante del romanzo e vale a dire il rapporto tra il piccolo Gleb e il capo della spedizione Taran. 

Sono loro, infatti, gli unici due personaggi degni di nota e capaci di creare interesse nel lettore, ma nella frenesia del romanzo interessato soltanto a impressionare con morti violente, creature mostruose e luoghi infestati da ogni tipo di schifezza, finiscono anche loro per andare in secondo piano. 

Il loro rapporto tra allievo e maestro avrebbe meritato uno spazio ben diverso, e invece viene troppo spesso ridotto a delle prove di sopravvivenza a cui Taran sottopone Gleb.

Qualche sorpresa Dyakov ce la riserva nel finale, ricco di colpi di scena, ma ciò non basta per avvicinare il romanzo ai livelli sia di Glukhovsky che del nostro Avoledo, storie decisamente diverse rispetto a Verso la luce

Lì siamo di fronte al vero racconto dell’Apocalisse atomica, con personaggi che stentavano a rimanere all’interno delle pagine scritte, qui ci troviamo davanti a un videogame d’azione in cui la narrazione è condannata a essere un semplice comprimario rispetto allo spettacolo ludico.

L'ULTIMA PROFEZIA - LIZ JENSEN


Saranno gli ultimi presunti casi di cannibalismo o la profezia Maya, ma sta di fatto che ormai le produzioni letterarie dedicate all’Apocalisse in tutte le sue forme si moltiplicano giorno dopo giorno. Un discorso è, però, quando la fine del mondo viene raccontata in maniera adrenalinica e avventurosa, creando nel lettore una vera e palpabile sensazione di angoscia, una cosa è invece, come nel caso di L’ultima profezia di Liz Jensen, quando l’Apocalisse è un inutile sciorinare di dati, teorie scientifiche e fanatismi religiosi.
Bethany Krall è una ragazza disturbata rinchiusa in un ospedale psichiatrico in seguito all’omicidio della madre. A seguire il suo caso, dopo l’allontanamento della precedente psicologa, viene chiamata Gabrielle Fox, intenzionata a ricominciare dopo un brutto incidente che l’ha costretta sulla sedia a rotelle. Gabrielle presto scoprirà che Bethany non è solo una ragazza malata, ma è in grado di prevedere terribili sciagure che sembrano far parte di un piano più ampio che sta trascinando il mondo verso la fine. Il romanzo della Jensen è un niente di oltre quattrocento pagine: non c’è pathos, non c’è storia, non ci sono le emozioni che un libro del genere dovrebbe trasmettere. L’autrice sembra scrivere essenzialmente per soddisfare il suo ego, presumibilmente smisurato, presentandoci personaggi che si finisce per disprezzare: la squilibrata Bethany Krall, più simile a una ragazzina isterica, dispettosa e antipatica che si vorrebbe volentieri pestare a sangue, che a una sensitiva in grado di prevedere i disastri; Gabrielle Fox, insopportabile donnina che si piange addosso, paranoica e non immune a una buona dose di stupidità; Frazen Melville, scienziato sfigato che si innamora di Gabrielle ma che finisce per causare più problemi di quanti ce ne sono già. 
E l’Apocalisse? Non ce n’è traccia, se non in pagine di vero delirio scientifico, forse copiate da Wikipedia, in cui si presentano le possibili conseguenze del continuo sfruttamento ambientale da parte dell’uomo. Se l’intento della Jensen era quello di costruire un thriller psicologico, il risultato è pessimo, perché superare le prime cinquanta pagine è una sfida da temerari; se invece era quello di raccontare una possibile fine del mondo, il risultato è quello di far sperare i lettori che succeda davvero, così da spazzare via lei e i suoi noiosissimi personaggi.