Km
98
Danilo Arona - Edoardo Rosati
Edizioni Anordest
pp. 160
€ 14.90
Dopo
averci deliziati con La croce sulle
labbra, la coppia di “investigatori dell’incubo” Danilo Arona ed Edoardo
Rosati torna in libreria con Km 98 (Edizioni
Anordest), un medical-thriller dalle forti tinte horror che riporta in auge il
mito di Melissa, lo spirito già conosciuto ne Le cronache di Bassavilla e in altre opere di Arona.
Riccardo
è un giovane laureando in medicina che, dopo aver perso tragicamente quanto
misteriosamente la sorella, è preoccupato per il destino della sua fidanzata
Francesca, tormentata da sogni sempre più violenti e sconcertanti. Le indagini
lo portano a scoprire inquietanti legami con il morbo di Melissa, una
misteriosa patologia su cui il mondo della medicina non ha mai fatto luce. In
cerca di aiuto, il ragazzo si rivolgerà ad altri due medici che, in passato,
sembrano aver avuto a che fare con casi simili.
Seguendo
le regole del thriller, i due autori ci immergono in un’affascinante storia mozzafiato,
in cui un morbo sconosciuto si sostituisce al classico serial killer di tanti
libri tutti uguali, lasciando dietro di sé una scia di morte e mistero. Tra
approfondimenti scientifici e viaggi nei luoghi più inquietanti della storia
umana, fra tutti il sito megalitico di Stonehenge, l’enigma di Melissa torna
più violento di quanto ogni lettore affezionato ricordasse. Se prima lo spirito
inquieto della ragazza morta in autostrada era, semplicemente, uno spettro
incombente sull’uomo e sui suoi sensi di colpa, ora abbandona la sua eterea
dimensione per farsi vendicatrice e distruttrice. Melissa non è più confinata
sul luogo in cui morì, ma diventa demone in grado di possedere e di annientare
chiunque osi provare a sbarrarle la strada, anche solo per il piacere di punire
il genere umano.
Arona e
Rosati trasformano, quindi, Melissa in un vero personaggio-leggenda, come
scrive Alan D. Altieri nella Prefazione al romanzo, a cui i protagonisti cercano
di opporsi, accettando di scendere a compromessi con se stessi e mettendo da
parte decenni di studi e teorie fino ad allora considerate intoccabili, per
calarsi in un mondo da incubo dove la speranza è soltanto un lumicino debole, sempre
lì lì per spegnersi… perché il Male non muore mai.
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