Ossessione
di Richard Bachman (Stephen King)
Bompiani
pp. 231
€ 6,71
Primo romanzo scritto da Stephen King sotto lo pseudonimo di Richard Bachman, Ossessione (1977) non ebbe, all’inizio, una gran fortuna né negli Stati Uniti né in Italia dove addirittura non si prese neppure in considerazione l’eventuale traduzione. Tuttavia, dopo un articolo pubblicato sul Washington Post che rivelò la vera identità di Richard Bachman, il romanzo tornò alla ribalta e finì tra i tascabili di supermercati ed edicole di tutto il mondo.
Ossessione è uno dei libri considerati “minori” dell’autore americano; probabilmente perché esce un po' dai canoni tipici del re del brivido, analizzando un argomento – l’emarginazione sociale di un giovane dalla mente instabile pocco avvezzo (almeno fino a quel momento) allo stile e alle storie di King.
Charlie è un ragazzo come tanti, frequenta la scuola della cittadina di provincia in cui vive senza apparenti problemi. La sua vita è quella di un qualunque studente della sua età, ma improvvisamente, un giorno, dentro la sua mente qualcosa si rompe. La rabbia che lo corrode dentro e la voglia di vendetta nei confronti delle sfide e delle ingiustizie della quotidianità esplodono inattese, in una mattina come tante, durante una lezione a scuola. Charlie, armato di pistola, prende in ostaggio la sua intera classe e dà il via a un’avventura durante la quale i ragazzi coinvolti dalla sua follia, getteranno la loro maschera e riveleranno il proprio animo. Qualcuno ci rimetterà la vita, qualcun altro la reputazione, ma per tutti, alla fine, la follia di Charlie si rivelerà un'inattesa valvola di sfogo.
Ossessione è un libro ancora di scottante attualità nonostante siano passati oltre quarant’anni dalla sua pubblicazione e, per certi versi, è difficile da leggere e da accettare, ancora di più se si considera il tema trattato. Ci troviamo di fronte a un’analisi spietata e senza ipocrisie della vita degli adolescenti (in particolare quelli della provincia americana), tramite la quale King mette a nudo le loro difficoltà e la loro voglia di evadere dalle scarse possibilità che gli vengono date. Ragazzi imprigionati in un mondo in cui poco si può fare e in cui la noia spesso diventa un carattere inscindibile dalla vita di ognuno di loro.
La reazione di Charlie, seppur violenta e folle, rappresenta la “rivolta” che tanti ragazzi come lui agognano, costretti a vivere una vita priva di emozioni e piena, invece, di delusioni e frustrazioni. Proprio per il tema trattato, il libro è stato ritirato dal commercio ormai tanti anni fa, ma riuscire a leggerlo rimane di primaria importanza, sia per i ragazzi sia per gli adulti.
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