di Ken Follett
Mondadori
pp. 511
€ 10,00
Il terzo gemello è stato il primo romanzo di Ken Follet che ho letto e, seppure rientri nella classica narrativa commerciale americana fatta di buonismo e battaglia infinita tra bene e male, mi ha lasciato abbastanza soddisfatto e non tanto per il tema trattato o per il genere di libro, quanto per lo stile scorrevole e coinvolgente che rende la lettura facile, leggera e a tratti entusiasmante.
Le sue vicende sono accattivanti fin dal principio come accattivante è l’intreccio della storia fatto di indagini, misteri, tentati omicidi e misteriose figure potenti e minacciose che sono legate al mondo politico ed economico degli Stati Uniti. Il terzo gemello si può definire una classica storia americana, con tanto di eroe positivo (la dottoressa Ferrami) ed eroi negativi (coloro che per motivi misteriosi vogliono ostacolare e bloccare a tutti i costi il lavoro della giovane donna). E tutto questo contornato da immancabili intrecci politici e cospirazioni contro la stabilità della Nazione americana.
È un romanzo a metà tra il thriller e il giallo, in cui i fatti acquistano sempre una nuova prospettiva, capitolo dopo capitolo, e in cui soltanto alla fine se ne riescono a tirare le fila, svelando tutte le verità che fino a quel momento erano state soltanto delle supposizioni o dei sospetti. In definitiva, un libro che si legge con facilità e piacere, ma in cui forse manca qualcosa, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi.
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