Scene selezionate della Pandemia Gialla
di Alessandro Girola
Ebook Autoprodotto
pp. 168
€ 1,99
Da oggi anche in Italia abbiamo il nostro Max Brooks: il suo nome è Alessandro Girola, eclettico scrittore (ma questo termine in realtà gli calza stretto) che, grazie al suo Scene selezionate della Pandemia Gialla, ha dato vita a un esperimento simile a quello con cui l’autore di World War Z ha sconvolto la narrativa zombesca.
Nato come conseguenza del Survival Blog, iniziativa che Girola ha lanciato nel 2010 su internet e che ha raccolto tantissime adesioni (i partecipanti dovevano raccontare una ipotetica Apocalisse zombesca), Scene selezionate della Pandemia Gialla è una sintesi di tutto il materiale raccolto dall’autore, ed è strutturato come una raccolta di testimonianze dirette. Grazie alla coraggiosa giornalista e blogger Cristina Riccione, rifugiatasi in un imprecisato luogo dell’Italia, veniamo a conoscenza di ciò che sta sconvolgendo il mondo: i racconti arrivano da semplici cittadini in fuga (la donna che scappando da una Novara ormai caduta, trova rifugio in un giardino zoologico); da soldati impegnati in prima linea nella battaglia impari con i Gialli (così vengono chiamati gli infetti che si cibano di carne umana) in cui si viene a conoscenza dei metodi utilizzati per limitare l’epidemia (il soldato Jefferson che racconta la creazione di un cosiddetto punto sicuro negli Stati Uniti, costato migliaia di morti); da altri giornalisti (lo speaker radiofonico che racconta lo scatenarsi di rivolte e cacce alle streghe in seguito al dilagare della pandemia); o da politici impegnati a trovare una linea con cui combattere la pandemia (un collaboratore del Primo Ministro australiano che spiega come la sua nazione sia riuscita a contenere l’epidemia e come si possa pensare a restaurare un controllo nelle zone ormai fuori controllo); o infine da medici e scienziati che spiegano la natura del prione e il dilagare inarrestabile dell’epidemia.
Tutti i racconti sono caratterizzati da un’incredibile veridicità e da un ritmo che rapisce e da un comune denominatore: la stupidità dell’uomo, primo vero responsabile dell’Apocalisse. Nonostante la struttura segmentata, i racconti dei protagonisti sono resi in modo straordinario, sono coinvolgenti, appassionanti ma soprattutto inquietanti. Ciò che Girola ci mostra, attraverso le parole di persone che stanno vivendo l’Apocalisse, trasmette sensazioni angoscianti, ancora di più perché in fondo non sarebbe poi un avvenimento così improbabile.
Un lavoro come questo avrebbe forse meritato un palcoscenico migliore di un ebook autoprodotto (acquistabile al prezzo simbolico di 1,99 euro), ma paradossalmente è proprio questo il suo punto di forza: il suo basarsi essenzialmente sul passaparola, sul tam tam internettiano e facebookiano gli sta permettendo di espandersi proprio come una pandemia… occhio quindi al collega accanto a voi, se lo vedete un po’ giallo in volto abbattetelo senza pietà!
Leggi l’intervista all’autore!
di Alessandro Girola
Ebook Autoprodotto
pp. 168
€ 1,99
Da oggi anche in Italia abbiamo il nostro Max Brooks: il suo nome è Alessandro Girola, eclettico scrittore (ma questo termine in realtà gli calza stretto) che, grazie al suo Scene selezionate della Pandemia Gialla, ha dato vita a un esperimento simile a quello con cui l’autore di World War Z ha sconvolto la narrativa zombesca.
Nato come conseguenza del Survival Blog, iniziativa che Girola ha lanciato nel 2010 su internet e che ha raccolto tantissime adesioni (i partecipanti dovevano raccontare una ipotetica Apocalisse zombesca), Scene selezionate della Pandemia Gialla è una sintesi di tutto il materiale raccolto dall’autore, ed è strutturato come una raccolta di testimonianze dirette. Grazie alla coraggiosa giornalista e blogger Cristina Riccione, rifugiatasi in un imprecisato luogo dell’Italia, veniamo a conoscenza di ciò che sta sconvolgendo il mondo: i racconti arrivano da semplici cittadini in fuga (la donna che scappando da una Novara ormai caduta, trova rifugio in un giardino zoologico); da soldati impegnati in prima linea nella battaglia impari con i Gialli (così vengono chiamati gli infetti che si cibano di carne umana) in cui si viene a conoscenza dei metodi utilizzati per limitare l’epidemia (il soldato Jefferson che racconta la creazione di un cosiddetto punto sicuro negli Stati Uniti, costato migliaia di morti); da altri giornalisti (lo speaker radiofonico che racconta lo scatenarsi di rivolte e cacce alle streghe in seguito al dilagare della pandemia); o da politici impegnati a trovare una linea con cui combattere la pandemia (un collaboratore del Primo Ministro australiano che spiega come la sua nazione sia riuscita a contenere l’epidemia e come si possa pensare a restaurare un controllo nelle zone ormai fuori controllo); o infine da medici e scienziati che spiegano la natura del prione e il dilagare inarrestabile dell’epidemia.
Tutti i racconti sono caratterizzati da un’incredibile veridicità e da un ritmo che rapisce e da un comune denominatore: la stupidità dell’uomo, primo vero responsabile dell’Apocalisse. Nonostante la struttura segmentata, i racconti dei protagonisti sono resi in modo straordinario, sono coinvolgenti, appassionanti ma soprattutto inquietanti. Ciò che Girola ci mostra, attraverso le parole di persone che stanno vivendo l’Apocalisse, trasmette sensazioni angoscianti, ancora di più perché in fondo non sarebbe poi un avvenimento così improbabile.
Un lavoro come questo avrebbe forse meritato un palcoscenico migliore di un ebook autoprodotto (acquistabile al prezzo simbolico di 1,99 euro), ma paradossalmente è proprio questo il suo punto di forza: il suo basarsi essenzialmente sul passaparola, sul tam tam internettiano e facebookiano gli sta permettendo di espandersi proprio come una pandemia… occhio quindi al collega accanto a voi, se lo vedete un po’ giallo in volto abbattetelo senza pietà!
Leggi l’intervista all’autore!
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