Carrie
di Stephen King
Bompiani
pp. -
€ 7,90
Carrie è il romanzo d’esordio di Stephen King, il libro con cui il maestro dell’horror, nel 1974, ha rivelato al mondo intero il suo immenso talento.
È una storia agghiacciante, drammatica, a tratti struggente. È la storia di Carrie White, un’adolescente di Chamberlain, piccola cittadina del Maine, dotata di telecinesi, vale a dire il potere di spostare gli oggetti con la sola forza del pensiero. Un potere che fin dalla sua prima apparizione a tre anni, rappresenta per la ragazza un tormento, una sofferenza a causa soprattutto di una madre pazza e sadica che atterrisce la figlia con l’idea costante del peccato carnale e che ritiene il potere di Carrie come un abominevole “dono” del diavolo. Carrie è così soggetta a indicibili torture e ad assurde privazioni, in una casa che diventa presto una prigione, finché un giorno, davanti all’ennesima umiliazione a cui è sottoposta da parte di un gruppo di ragazzi, i suoi poteri si scatenano incontrollabili provocando dovunque orrore, distruzione e morte.
Carrie è una parabola sull’emarginazione e sulla solitudine degli adolescenti, analizzata attraverso la vita di una ragazza apparentemente come altre, ma che nasconde un terribile segreto e una terribile sofferenza; un animo, quello di Carrie, che è sconvolto da una vita passata tra le violenze delle mura domestiche; la ragazza vorrebbe vivere come le sue coetanee, ma purtroppo è soggetta al volere dittatoriale di una madre in presa a visioni soprannaturali e a crisi mistiche; cosicché, all’interno di questo triste paesaggio familiare e sociale, la telecinesi diventa l’unica via di fuga da una vita priva di qualsiasi soddisfazione.
King affronta con ammirabile delicatezza, saggiamente alternata a esplosioni di gore e di momenti di vera suspense cinematografica, un argomento scottante e ancora oggi attuale, nonostante il libro sia stato scritto oltre trenta anni fa. E lo fa nella sia abituale maniera, vale a dire con un linguaggio semplice e scorrevole che permette al narratore di tratteggiare i personaggi con tinte precise, quasi come un pittore, e al lettore di immedesimarsi e parteggiare per uno per l’altro.
I protagonisti di Carrie vivono una vita che spesso sembra andare al di là delle pagine stampate, e che ognuno di noi potrebbe benissimo incontrare la mattina appena usciti di casa. Personaggi reali, palpabili, quasi in altorilievo che danno al romanzo una natura reale e moderna, apprezzabile ad anni di distanza.
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