giovedì 1 ottobre 2015

UNA JUVENTUS IN FORMATO CHAMPIONS

Sei punti in due partite di Champions, cinque punti in sei giornate in Campionato. È un paradosso l’inizio di stagione della Juventus, brutta in Italia ma bella in Europa. La vittoria di ieri sera per 2-0 contro il Siviglia ha mostrato la seconda faccia della squadra di Allegri: difesa rocciosa, centrocampo ordinato (anche grazie al rientro di Khedira) e attacco spumeggiante (quinto gol consecutivo in Coppa di Morata che eguaglia il Del Piero della stagione 1995-96, e debutto con rete per Simone Zaza).
Solo elogi per la Juventus di Champions, una formazione ben diversa tecnicamente e psicologicamente da quella che arranca in Campionato. Ora bisogna capire se sia una scelta precisa (dopo quattro scudetti consecutivi e una finale persa, sarebbe anche comprensibile) o un caso, e ieri è stato anche infranto il tabù Juventus Stadium, dove, fino a oggi, i bianconeri non erano ancora riusciti a vincere. Restano da capire i motivi delle metamorfosi di giocatori come Hernanes che, dopo i danni combinati contro il Napoli, ieri sera ha finalmente dimostrato ciò di cui è capace. Ma anche Alvaro Morata che in Campionato non riesce a sbloccarsi per poi vestire i panni di Zibì Boniek in Europa, il “bello di notte” dell’Avvocato Agnelli.
La Juventus di ieri è scesa in campo come una squadra, come un gruppo coeso e deciso a raggiungere il proprio obiettivo, a differenza delle precedenti uscite in Campionato, in cui abbiamo visto una squadra sì sfortunata, ma anche scollata e confusionaria. Che si tratti di stimoli o solo di rodaggio, è tutto da scoprire, ma la differenza di giocate e forma di alcuni elementi è innegabile. La speranza è che, finalmente, si sia imboccata la strada giusta, ma lo sapremo soltanto tra qualche giorno, quando la Juventus incontrerà in casa il Bologna, ma soprattutto nel successivo scontro diretto contro l’Inter.

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