L’inganno della memoria
Gianluca Arrighi
Edizioni Anordest
pp. 238
€ 12.90
E-book: Disponibile
In un mondo narrativo in cui
spesso, forse troppe volte, il lettore è portato a simpatizzare sempre per i
buoni, con L’inganno della memoria
Gianluca Arrighi (avvocato romano oltre che scrittore) cerca di mischiare le
carte con un thriller giudiziario in cui non si sa mai da che parte stia il
Bene e da quale stia il Male. La storia del Procuratore della Repubblica Elia
Preziosi, a caccia di un serial killer che asporta organi interni alle sue
vittime, è una veloce discesa nelle peggiori perversioni umane, ottimamente
inserita nel contesto romano, ben descritto e fotografato dall’autore.
In poco più di duecento pagine,
poche per la verità, Arrighi sintetizza una storia che avrebbe potuto avere un
respiro più ampio, ma lo fa in maniera originale e cioè mettendo di fronte due
personaggi speculari tra loro: da un lato Preziosi, uomo tormentato e
schiacciato da un senso di colpa che in pochi riuscirebbero a reggere, dall’altro
un killer apparentemente spietato e freddo, ma in realtà distrutto da un dolore
insopportabile. Per questo motivo, quando si finisce la lettura del romanzo, si
prova una certa perplessità su chi sia davvero la vittima e chi il carnefice:
Arrighi gestisce bene le emozioni dei personaggi, non ci sono eroi da fumetto o
poliziotti senza macchia, ognuno si porta dietro i propri demoni, combattendoli
come può. La storia si perde un po’ nel finale, quando l’autore ci svela il
volto dell’assassino e si lascia andare a una confessione fiume in stile tv
americana (La signora in giallo, Il tenente Colombo e simili) di cui
avremmo volentieri fatto a meno.
L’inganno
della memoria è un romanzo emotivamente potente, ma non privo
di alcuni difetti su cui l’autore dovrà sicuramente lavorare se vorrà fare di
Preziosi un personaggio seriale: molta parte del libro, infatti, è dedicata
proprio al passato del protagonista, con la conseguenza che l’indagine in cui è
impegnato viene ogni tanto messa da parte, impedendo al lettore di sprofondare
completamente nell’incubo narrato.
Voto: ⋆⋆⋆
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