Delirium
Ivo Gazzarrini
Dunwich
pp. 89
€ 0.99
E-book
Tra la vasta schiera di editori
digitali, Dunwich edizioni si sta conquistando un posto d’onore a colpi di
opere qualità, candidandosi a diventare un punto di riferimento per gli
appassionati dell’horror e del fantastico. Una delle ultime pubblicazioni della
piccola casa editrice è Delirium di
Ivo Gazzarrini, un autore già avvezzo al mondo delle sceneggiature e che con
questo racconto lungo ci propone una storia al limite della realtà che tanto
avrebbe fatto comodo a qualche coraggioso autore televisivo.
Luce è una pittrice dal passato
oscuro, tormentata da un rapporto mai risolto con la madre, che, insieme a due
amiche, intraprenderà un viaggio nell’ignoto più insondabile, alla ricerca di
qualcosa che, in realtà, ha da sempre avuto dentro.
Come lo stesso autore ha
confermato nella postfazione dell’e-book, diversi sono i richiami
cinematografici di questo racconto, dai gialli à la Dario Argento fino agli horror più moderni come Dal tramonto all’alba, ma anche classici
come Amityville Horror. Lo stile
stesso dell’autore riporta alla struttura di una sceneggiatura, con scene
secche e dialoghi serrati. La storia è satura di un’atmosfera onirica in cui i
personaggi si muovono in una dimensione spazio-temporale mai definita, tra
deserti, scorci metropolitani e angoli fuori dal mondo. Luce, Rita e Mary sono
tre facce dello stesso dado, ognuna è il completamento, ognuna è l’opposto
dell’altra. Tutte e tre ci raccontano un’avventura avvincente e angosciante, in
cui in palio c’è la loro stessa vita.
Gazzarrini è un narratore
esperto, gioca di continuo con il lettore, spostando di volta in volta l’ottica
del racconto, offrendoci sequenze degne del miglior splatter-horror alternate a
intime riflessioni dal sapore drammatico. L’atmosfera è ciò che colpisce di
più, la suggestione del viaggio delle tre ragazze, tra motel sperduti nel
deserto, stazioni di servizio inquietanti e baracche abbandonate, è crescente e
si conclude dove tutto ebbe inizio, in una sorta di catarsi del sangue.
Non è una sorpresa che Dunwich
offra al lettore opere di tale qualità, a un prezzo, tra l’altro, molto
vantaggioso, quanto, piuttosto, la capacità dell’autore di non dare punti di
riferimento, né temporali né di luogo, al lettore, così come il sapiente
utilizzo della narrazione al presente, spesso arma a doppio taglio per chi
racconta.
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