di Riccardo Coltri
Edizioni XII
pp.190
€ 13,00
Ho deciso di leggere questo libro nonostante il fantasy non sia proprio il mio genere letterario preferito, ma non penso che questo abbia influito sul giudizio non completamente positivo che mi ha lasciato la lettura.
Per questo motivo devo dividere il mio giudizio in due: deluso dalla prima parte, la ritengo eliminabile perché non mi ha lasciato nulla, non ho sentito affetto e immedesimazione per nessuno dei personaggi che si susseguono, è troppo frammentario, ho fatto davvero fatica a seguire la storia; soddisfatto dalla seconda in cui l’assedio a cui sono sottoposti gli abitanti del borgo è descritto in maniera perfetta, con l’angoscia e l’ansia di una situazione del genere e con personaggi per cui finalmente si riesce a fare il tifo. Lo stile di Coltri cambia radicalmente: dal lento trascinarsi dei primi capitoli, terribilmente ripetitivi, si parte in quarta per un’adrenalinica discesa agli inferi che spesso mi ha riportato alla memoria il famigerato Mastino dei Baskerville di Sherlock Holmes e lo splendido Il Mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton.
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