È ormai noto che la Gargoyle sia un punto di riferimento per gli appassionati italiani di horror. Vantando tra le sue fila autentici cavalli di razza come Danilo Arona, Claudio Vergnani, Gianfranco Manfredi nonché l’ultimo arrivato Andrea G. Colombo, la casa editrice romana sta ampliando il suo raggio d’azione, trattando l’horror sempre più a 360°.
È il caso del nuovo saggio Peter & Chris – I dioscuri della notte firmato da una coppia già apprezzata alcuni anni fa e formata da Franco Pezzini e Angelica Tintori, due autori che sembrano essere fatti apposta per lavorare insieme, una laureata al DAMS di Bologna, grande appassionata di fantascienza e con grande esperienza sul campo; l’altro più studioso, descritto nella quarta di copertina come saggista, si occupa dei rapporti tra cinema, letteratura e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al fantastico. Nel 2008, con Dark Screen – Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo, i due avevano dato prova di grande passione e professionalità regalandoci uno splendido ed evocativo viaggio nella storia del vampiro più famoso della storia, e questa volta decidono di parlare di altri due mostri sacri dell’horror mondiale: Peter Cushing e Christopher Lee.
Peter & Chris – I dioscuri della notte, in libreria dal 16 dicembre e presentato in anteprima alla nona Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma, è un viaggio nel cinema horror mondiale (inglese in particolare visto il lungo rapporto avuto dai due con la casa di produzione anglosassone Hammer Films), ma è soprattutto uno studio appassionato, sincero, quasi maniacale in cui i due autori rivelano tutto il loro amore per questo genere.
Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Angelica proprio in occasione di Più Libri Più Liberi e mi sono trovato tra le mani un volume di oltre quattrocento pagine, ricco di informazioni, curiosità, citazioni e fotografie (poche per fortuna in proporzione alla parte scritta) dove ognuno di noi potrà trovare tutto riguardo i due grandi attori. Dal loro primo incontro in due film in cui non avevano scene in comune (Hamlet del 1948 e Moulin Rouge del 1952), fino ai grandissimi successi sotto l’insegna della Hammer, arrivando ai giorni nostri (almeno per Lee, visto che Cushing è scomparso quasi venti anni fa). Un’opera che nella Prefazione Alfredo Castelli (autore di Martin Mystere) definisce “completa, erudita, di lettura gradevole”, una guida che ci porta fin dentro i meandri più bui della follia umana, da un lato raffigurata dall’indimenticabile mad doctor interpretato più volte da Peter Cushing e dall’altro incarnato nella mostruosità dei personaggi di Christopher Lee (la Creatura di Frankenstein, La Mummia e il Conte Dracula).
Una lettura consigliata, indispensabile per gli appassionati, anche perché come scritto da Alan D. Altieri in una nota di copertina di The Dark Screen, se fossero stati negli USA Franco Pezzini e Angelica Tintori avrebbero già avuto una cattedra a Yale.
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