Un
anno da record per la Juventus che vincendo 2-1 l’ultima partita dell’anno, raggiunge
quota 53 punti nel girone d’andata. Dopo aver faticato con l’Atalanta, anche
questo impegno casalingo contro la Sampdoria ha riservato diversi problemi ai
bianconeri che hanno vinto tra le polemiche (come al solito, pretestuose e
ingiustificate) una partita in cui la Var ha ruggito più che mai. Dopo essere
passati in vantaggio col solito Ronaldo, gli undici di Allegri, come spesso
accada, si sono addormentati, permettendo alla Samp di crescere e di trovare il
pareggio grazie a un rigore assegnato dal Var per un fallo di mano di Emre Can.
Nel secondo tempo, assedio bianconero con Ariaudo che compie un paio di miracoli
e poi nuovo rigore col Var, stavolta per la Juve e sempre per fallo di mano in
area. Doppietta di Ronaldo e portoghese in cima alla classifica cannonieri.
Infine, a tempo quasi scaduto, terzo intervento decisivo del Var che annulla il
pareggio della Sampdoria, pizzicando in fuorigioco Saponara, autore di un
capolavoro da fuori area. Polemiche, insulti, minacce, scuse e illazioni… i
buoni propositi dopo la morte del tifoso dell’Inter appena una settimana fa
sono già stati dimenticati.
Come visto contro l’Atalanta, la Juventus è apparsa sulle ginocchia, tenuta su
soltanto dalle prodezze dei singoli, CR7 su tutti, ma la squadra ha mandato
segnali preoccupanti che, si spera, verranno risolti durante la pausa, dopo la
quale, il 16 gennaio, si giocherà il primo trofeo della stagione (Supercoppa
Italiana contro il Milan). Contro la Samp si è vista una squadra sfilacciata,
col centrocampo spesso in difficoltà e incapace di dare la giusta copertura
alla difesa e che vive di folate improvvise. Allegri dovrà lavorare tanto per
arrivare a febbraio con la squadra pronta per la Champions. Con Ronaldo la si può vincere, come lui stesso ha detto, ma la squadra deve seguirlo.
LE
PAGELLE:
Perin
6:
Titolare imprevisto, a seguito di un leggere infortunio di Szczesny durante il
riscaldamento, rischia di rovinare una partita ordinata e attenta, combinandola
grossa sull’azione che porta al pareggio di Saponara, ma il VAR lo grazia.
Incosciente.
De
Sciglio 7: Se continua così, Cancelo avrà tutto il tempo per
recuperare con calma dall’infortunio, perché un De Sciglio tanto in palla non
si vedeva da quando giocava al Milan con Allegri. Attento dietro e sempre
pronto a spingere in avanti, sta recuperando forma e fiducia. Baluardo.
Chiellini
7.5: Ancora una volta, è il migliore, tiene in piedi da solo la
difesa e quando vede un varco di infila anche in avanti, servendo un assist a
Dybala che sfiora il gol di pochi centimetri. Così in forma non lo si vedeva da
anni, forse anche perché gestito con intelligenza da Allegri. Insuperabile.
Rugani
6.5: Si fa trovare pronto, anche se ogni tanto si fida troppo di se
stesso, ma gioca una partita ordinata e attenta, chiudendo diverse volte in
modo decisivo, soprattutto di testa, e sfruttando a pieno l’occasione concessagli
da Allegri. Corazziere.
Alex
Sandro 6: Meno esplosivo del solito, non affonda come nelle partite
precedenti, commettendo anche qualche disattenzione in copertura. Una partita
al risparmio, con la testa, forse, già al nuovo anno. Pigro.
Emre
Can 6.5: Sta tornando in forma, ma ancora non ha ripreso lo scatto
giusto, andando in affanno quando si tratta di rincorrere gli avversari lanciati
in contropiede, ma quando va in contrasto, difficilmente ne esce perdente. Da
migliore la mira sotto porta. In crescita.
Pjanic
6: Stesso
discorso di Alex Sandro, meno dinamico del solito, ma sempre preciso quando c’è
da giostrare la palla a centrocampo. Ha bisogno di riprendere fiato, perché la
Juventus non può prescindere dal suo pianista. Affannato.
Matuidi
7: Come
sempre, è il più generoso, recupera tanti palloni e va anche vicinissimo al
gol, fermato solo da un miracolo di Audero. Ogni tanto fa un po’ di confusione,
ma è solo perché vorrebbe essere dappertutto. Da clonare. Dal 82’ Douglas Costa SV: Entra, come spesso, per sfruttare gli spazi
in avanti, ma spreca l’unica partenza interessante.
Dybala
7: Gioca
l’ennesima partita generosa, partendo da dietro, ma cercando in tutti i modi il
gol, andandoci vicino un paio di volte. Ormai è diventato l’ago della bilancia
della squadra, colui in grado di dare il giusto equilibrio tra centrocampo e
attacco. Indispensabile.
Mandzukic
6: È
protagonista dei soliti, generosi, ripiegamenti in difesa, ma è anche sempre
pronto a buttare dentro ogni assist di Ronaldo, però la stanchezza lo rende
meno letale del solito. Anche lui appare ormai in riserva, la sosta servirà per
riprendere fiato. Stanco. Dal 69’
Bernardeschi 6: Prova qualche guizzo, ma anche lui non è al meglio.
Cristiano
Ronaldo 8: La Juve dipende sempre più dal suo bomber,
decisivo anche stavolta come a Bergamo contro l’Atalanta. La mette dentro dopo
pochi minuti, serve assist ai compagni, colpisce una traversa e segna il
rigore. Insomma, da lui, davvero, non si può pretendere altro. 14 gol nel girone
d’andata nella sua prima stagione italiana, 15 con la Champions. Extraterrestre.
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