giovedì 1 settembre 2016

JUVENTUS, UN MERCATO DA NOVE

Se fosse arrivato Witsel sarebbe stato da 9.5, se fosse arrivato Matuidi sarebbe stato da 10, ma il mercato estivo della Juventus segna comunque un punto di svolta nella gestione societaria. Con il pagamento della clausole rescissorie di Pjanic e Higuain, i bianconeri hanno dimostrato di essere sempre più padroni del calcio italiano (di ieri la notizia delle clausole anti-Juve volute da Inter e Napoli grazie alle quali solo club stranieri potranno trattare in caso di volontà di pagare la clausola rescissoria di un calciatore di loro proprietà) e di voler entrare nell’élite europea, magari nelle prime quattro.
Marotta e Paratici hanno messo due squadre in mano ad Allegri, entrambe in grado di lottare almeno per lo scudetto, e nemmeno l’arrivo sfumato di Witsel al fotofinish per colpa di un incomprensibile comportamento dello Zenit o quello negato di Matuidi, potrà scalfire la certezza di una squadra pronta per battagliare su tutti i fronti. Certo, come sempre in un Paese di allenatori, tra i tifosi si è scatenato il dibattito tra chi è rimasto deluso soprattutto per l’addio di Pogba e chi, invece, ritiene che il francese non ci mancherà. Tutti, forse, ci aspettavano un degno sostituto, dimenticandoci che era già arrivato prima che Pogba decidesse di tornare a Manchester: i 32 milioni per Pjanic sono, infatti, il migliore colpo di un mercato in cui le valutazioni dei calciatori sono ormai fuori controllo. Il bosniaco (appena 26 anni) ne vale molti di più e appena Allegri gli consegnerà le chiavi del centrocampo, non ci rimarrà che metterci comodi e goderci lo spettacolo. Senza parlare di Dani Alves, 33 anni ma tanto carisma e tanta esperienza, di Benatia che ha puntellato una difesa già stratosferica, di Pjaca che, all’esordio, ha già fatto vedere di che stoffa è, o il tanto sospirato ritorno di Cuadrado.
In tutta sincerità, i tifosi non potevano desiderare una sessione più scoppiettante di questa e non resta che essere grati a Marotta e Paratici: sono stati spesi 162.50 milioni di euro (terzo club dopo i due di Manchester), è stato venduto Pogba a una cifra da record, è stato fatto un capolavoro su Zaza e abbiamo guadagnato perfino sulla recompra di Morata; per il secondo anno consecutivo è stata quasi rifatta la squadra dal centrocampo in avanti, visto che l’unica certezza rimane il blocco italiano della difesa, ma nonostante ciò, la Juventus si è rinforzata, è diventata una vera corazzata. E pazienza per Witsel che, in fondo, non avrebbe poi fatto così tanto la differenza, ma sarebbe stato un’ottima seconda scelta e comunque ce lo prenderemo l’anno prossimo a parametro zero, realizzando, magari, l’ennesima plusvalenza. Discorso diverso, invece, per Matuidi che si sarebbe potuto rivelare una pedina importante soprattutto nel turn-over, visto che, come lo stesso Marotta ha confessato, era un "profilo ideale".
A dimostrazione dell’ottimo lavoro della società, il Campionato è partito col piede giusto, la Juventus ha vinto le prime due partite senza Pjanic e con Higuain ancora alla ricerca della forma migliore (ma già capace di segnare da autentico rapace), con Marchisio ai box e Bonucci fuori per problemi personali (in bocca al lupo al piccolo Matteo!). La partenza choc della stagione passata sembra ormai un vecchio ricordo sbiadito, ma la gestione intelligente di Allegri non è cambiata: se l’anno scorso era stato Dybala a farne le spese, quest’anno sono gli altri nuovi acquisti, ma se i risultati saranno quelli dell’anno scorso, non rimane che sfregarsi le mani. 

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