venerdì 18 maggio 2012

Malpaso Today - Il newspaper movie visto da Clint Eastwood


Malpaso Today - Il newspaper movie visto da Clint Eastwood
di Alessandro Rocca
Elabora Edizioni
pp. 93
€ 15,00


All’interno della produzione cinematografica mondiale, il newspaper movie ha da sempre occupato uno spazio importante non soltanto come espressione della settima arte, ma soprattutto per gli argomenti trattati (vedi il cinema di denuncia). Il rapporto tra stampa e società, l’importanza della figura del giornalista all’interno delle dinamiche sociali, politiche ed economiche, il peso che la stampa ha avuto nella storia dell’umanità intera ha portato registi come Frank Capra, Howard Hawks, Orson Welles o Alan Pakula ad affrontare l’argomento, realizzando film passati alla storia e pluripremiati, segnale di cosa questo genere di film rappresentasse e rappresenti ancora oggi nel mondo del cinema.

All’argomento, poco studiato in Italia, dedica il proprio libro d’esordio Alessandro Rocca che con Malpaso Today. Il newspaper movie visto da Clint Eastwood edito da  Elabora, analizza brevemente la cinematografia di genere, soffermandosi in particolare su alcuni film di Eastwood. Il libro può essere diviso in due parti: la prima, storica, in cui si effettua un excursus lungo gli anni e si esaminano i newspaper movie dalle origini a oggi; mentre la seconda parte tratta, appunto, di alcuni film di Clint Eastwood, nel particolare I ponti di Madison County e Mezzanotte nel giardino del bene e del male, secondo l’autore esemplificativi del rapporto tra il cineasta e il mondo del giornalismo.

La passione di Rocca per l’argomento traspare da ogni pagina che si legge e il libro avrebbe sicuramente meritato più spazio e più pagine, trasformandosi quindi più in uno spuntino che in un pranzo completo, un libro che stuzzica ma non sazia. Ciò che importa, però, è che l’autore riesca comunque a centrare il suo obiettivo espresso nella Prefazione: “Il mio augurio è che questo libro susciti in coloro che lo leggeranno la curiosità di approfondire gli argomenti che ho tracciato, la voglia di vedere e capire i film in modo amorevole come io ho iniziato a fare da bambino”.

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