martedì 26 luglio 2011

Tria Ora

Tria Ora
di Gianmarco Parodi
Demian Edizioni
pp. 120
€ 10,00

In Italia la prima pubblicazione di un giovane è sempre una buona notizia, ancor di più se poi questa avviene senza l’esborso da parte dell’autore del famigerato contributo. E’ il caso del ventiquattrenne sanremese Gianmarco Parodi che con Tria Ora debutta nel campo letterario per la casa editrice Demian Edizioni.

Tria Ora, il cosiddetto Paese delle Streghe, arroccato sulle montagne liguri è il luogo dove si svolge questo anomalo horror italico che vede protagonisti due amici, due appassionati di tradizioni e leggende popolari che una notte decidono di avventurarsi dentro una vecchia chiesa abbandonata andando incontro a una notte che gli cambierà per sempre la vita.

Si parlava di horror e visto che in Italia è ancora un genere non del tutto affermato, Tria Ora va a inserirsi in quel filone di nuovi e giovani autori che stanno provando a farlo decollare, seppure, come nel caso di Parodi, con uno stile ancora un po’ grezzo che negli anni che verranno avrà bisogno di una limatura. Troppo abbondante, infatti, l’uso degli avverbi in “mente”: probabilmente, magicamente, improvvisamente ecc. che vanno ad appesantire i dialoghi rallentando il ritmo della narrazione e creando cacofonie come “tremendamente tremante”; come esagerato è l’utilizzo delle vocali eufoniche (ed, ad) anch’esse responsabili di un appesantimento dei periodi. Curiosa poi la scelta dell’autore di impostare la storia un po’ in terza persona e un po’ in seconda, come se avesse voluto fare del lettore il secondo protagonista del libro. Frasi come “tu dicesti, tu facesti, tu mi tirasti e altre simili” risultano però dure da digerire. Chiudiamo le bacchettature con la segnalazione di troppi refusi, soprattutto nell’ultimo capitolo, segno di un editing non approfondito o del tutto assente.

Tutto questo, però, non mi impedisce di giudicare Tria Ora un buonissimo esordio: prima di tutto per la storia, coinvolgente e senza sbavature in cui amore e amicizia sono declinate in modo originale, poi per i personaggi tratteggiati con mano sapiente e infine per la capacità dell’autore di far respirare al lettore l’aria di Tria Ora, di guidarlo per le viuzze, per i vicoli, per i sotterranei del paese.

Il talento c’è, è fuor di dubbio, lo stile va migliorato.

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